LABIRINTO MORTALE (THE HOUSE ON CARROLL STREET) |
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di Peter Yates, con Kelly Mc Gillis, Jeff Daniels
(Stati Uniti, 1988)
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L'inglese Peter Yates (BULLIT, IL SERVO DI SCENA) è un autore camaleonte: di quelli che, lungi dal volersi imporre all'attenzione dello spettatore con panoramiche imperiose ed impennate espressive varie, preferisce mimetizzarsi dietro alle vicende ed ai personaggi. Soprattutto agli attori: dopo THE DRESSER, eccolo servire ancora una volta alla perfezione i suoi protagonisti. Kelly Mc.Gillis, nelle vesti di una magari anche improbabile ficcanaso, che a New York riesce a smascherare l'importazione di criminali di guerra nazi ad uso parascientifico, non è soltanto brava. Il regista riesce a farle sposare il ritmo del film: a dettarle, lei con la sua andatura possente e l'espressione volitiva, i significati del racconto, lo spessore quasi fisico di una costruzioni altrimenti risaputa. Aggiungete una scrittura chiara e trasparente, un riferirsi maliziosamente (nei luoghi, nell'epoca, nella tipologia dei personaggi) all'Hitchcock di tanti capolavori ed avrete quello che si chiama uno spettacolo perfetto.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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